La stampa offset è processo di stampa che si basa sulla tecnica di repulsione di liquidi quali acqua, olio ed inchiostri.
INDICE
La stampa offset
Questo tipo di stampa assicura una definizione veramente fedele che si accompagna ad un’alta risoluzione che assicura un perfetto risultato finale.
A differenza di altri tipi di stampa, l’offset è una stampa definibile come indiretta in quanto l’inchiostro non viene trasferito in modo diretto sulla lastra di alluminio, ossia la matrice, al supporto bensì viene trasferito prima su del caucciù e solo in un secondo passaggio sulla carta.
Questa tecnica consente di aumentare la qualità di stampa su qualsivoglia tipo di carta compresa anche quella non perfettamente liscia.
Può essere in qualche modo ricollegata alla litografia ma la differenza sta nel fatto che questa vede il foglio in diretto contatto con la matrice (che può essere una lastra di alluminio microgranito o pietra) mentre l’offset ne utilizza ben tre tutti a contatto tra di loro.
La tecnica è quella che la lastra in alluminio viene assicurata al rimo cilindro dove viene impregnata del liquido formato da inchiostro e altro. Il secondo cilindro vede la presenza del caucciù che viene a contatto con il primo mentre il terzo opera la pressione sul cilindro di caucciù al fine di porlo in contatto con il foglio per l’ottenimento della stampa finale.
La storia della stampa offset
Risale agli inizi del XX secolo la creazione della macchina di stampa offset su carta e la persona che la mise a punto fu un operaio russo, un certo Ira Rubel che, osservando attentamente la tecnica di una macchina di stampa piana sulla quale stava lavorando ma che non assicurava i risultati sperati, ideò questa innovativa tecnica di stampa.
La sua invenzione rivoluzionò il settore della stampa tipografica anche perché l’offset permetteva di stampare su differenti superfici senza essere condizionato dal tipo di carta e dalle dimensioni della stessa.
Oltre a questo indiscutibile vantaggio, la precisione e la nitidezza che una stampa offset garantisce, consente di elaborare delle stampe di grande pregio soprattutto per il fatto che la definizione è pressoché perfetta. Questo perché, non entrando in diretto contatto con il rullo degli inchiostri, si eliminano le imperfezioni e gli errori riconducibili a sbavature o macchie di qualsiasi tipo.
Le fasi della stampa offset
Ci sono diversi step legati da questo tipo di stampa, ognuno fondamentale e caratterizzato da un passaggio che alla fine, produrrà un risultato ottimale.
Il primo step vede l’inserimento del supporto oggetto della stampa all’interno della macchina che, attraverso una lastra, sarà spostato in quella zona dove risiedono i rulli che andranno a stampare.
La lastra è parte integrante di questo processo dal momento che il suo contributo sarà quello di ricevere l’immagine che deve essere posta in stampa e memorizzarla con il fine di riportarla correttamente sul foglio intonso.
In questo step vengono messi gli inchiostri che non saranno a diretto contatto con il secondo rullo (quello di caucciù) ma saranno indirizzati verso un altro percorso prima di essere utilizzati da diversi rulli che risiedono nella stessa stampante.
Azionando la macchina si potrà notare come i due rulli si vanno ad inchiostrarsi omogeneizzandosi tra loro privandoli di quegli elementi che potrebbero inficiare l’esito finale della stampa. Questo è un necessario percorso di pulizia che rimuove le quantità in eccesso degli inchiostri rendendo gli stessi senza grumi.
Nel mentre, il rullo di caucciù inizia a bagnarsi di inchiostro in maniera uniforme e pronto per aderire al supporto nel quale sarà trasferita l’immagine da stampare prima di passare la prima tonalità di colore sul foglio.
Seguiranno altri passaggi del rullo a seconda delle tonalità di colore, fino ad ottenere la vera prima immagine sullo stesso foglio.
La macchina
Un macchinario da stampa offset si compone di tre sezioni.
La prima è lo sbobinatore, conosciuto anche come mettifoglio che è formato da una serie di meccanismi che alzano il foglio e lo posizionano sul piano di scorrimento.
La seconda è il vero e proprio corpo macchina composto dai castelletti di stampa uno per colore. Ogni castelletto è costituito da una lastra e cilindri che girano trasferendo il colore, rulli inchiostratori, rulli bagnatori, cilindri portacarta, cilindro di caucciù e quello di contropressione.
L’ultima parte della macchina si trova l’area di raccolta dei fogli.
Oggi si parla molto della differenza che intercorre tra stampa offset e quella digitale soprattutto quando ci si riferisce alla stampa online. Possiamo dire che le due tecnologie sono alquanto simili perché l’offset sta mantenendo le sue quote di mercato (circa l’80%) grazie al continuo aggiornamento delle tecniche prendendo spunto dalle tecnologie digitali.