Il design e le arti grafiche approdano su Netflix con la serie “Abstract“. Tema: indagare il modo dell’arte e del design attraverso la vita e l’opera di alcuni personaggi di spicco.
Nella prima puntata si parla di Christoph Niemann: un grafico, un illustratore, un visionario, un fenomeno.
L’arte che questo genio disciplinato padroneggia, unita al guizzo ironico e brillante che lo contraddistingue, gli permette di trasformare la realtà quotidiana (anche la più banale), in immagini potenti che si fanno storytelling: parlando da sole, vivendo di vita propria, acquistando forma e identità.
Crea una prospettiva diversa sugli oggetti comuni, rielabora la condizione e le caratteristiche delle cose per cambiarne la funzione. Animare l’inanimato rendendolo parte integrante di qualcosa di vivo
Le immagini che ne scaturiscono sono il frutto di una commistione tra bidimensionalità e tridimensionalità e senza slogan, didascalie o descrizioni, ci spingono a guardare le cose in modo meno superficiale, più approfondito, oltre la loro apparenza.
Lo sguardo attento e speciale che Christoph dedica alla realtà è quello che noi comuni mortali non abbiamo, quello che trasforma un avocado in un guantone da baseball, una cuffia nel naso di un gorilla, delle forbici nelle gambe di una donna.
Certamente uno che da lungo tempo lavora come illustratore per il New York Times Magazine, New Yorker Magazine, Time e Wired, non aveva bisogno di Netflix per farsi conoscere dal grande pubblico.
Però scoprire che il suo processo creativo non è fatto solo di colpi di genio ma anche di tanta disciplina e altrettanta dedizione, è stato affascinante.
Seguirlo su Instagram (@abstractsunday) è un piacere. Ogni suo post è una sorpresa, ogni sua illustrazione una creazione, ogni immagine condivisa un viaggio nella sua mente.
La sensazione è che nessuno, guardandolo all’opera e osservando i suoi lavori, si sia mai fatto sfuggire un “questo lo potevo fare anch’io”.