Può sembrare banale, ma per scegliere una tavoletta grafica che soddisfi i vostri requisiti, serve la conoscenza dei vari fattori che ne distinguono una delle buone caratteristiche, da una di livello base.
Al di là del marchio, ci sono degli aspetti che bisogna valutare bene prima dell’acquisto, ma la cosa da considerare principalmente è la vostra abilità e l’uso che ne dovete fare.
INDICE
- Cos’è una tavoletta grafica?
- Caratteristiche fondamentali per la scelta migliore
- Lo schermo o area attiva
- Conclusione
Cos’è una tavoletta grafica?
La tavoletta grafica è una periferica di input che funziona come il touchpad di un portatile, è anche simile ma di dimensioni più grandi, può essere come un foglio di un quaderno, di un diario, ma anche molto più grande.
Funziona tramite un pennino con una punta magnetica che passando sulla superficie del pad, riproduce sullo schermo il tratto che è stato eseguito. Consente di realizzare disegni sia liberi che tecnici, veri e propri dipinti, loghi, disegni da utilizzare per banner pubblicitari o adesivi per vetrine, insomma tutto ciò che riguarda l’arte e il disegno e che con un mouse non potrebbe mai essere fatto.
Detto ciò, passiamo alle caratteristiche.
Caratteristiche fondamentali per la scelta migliore
Seguite bene questo elenco, perché tramite questi dettagli potrete scegliere il dispositivo migliore in base al tipo di lavoro da svolgere. Le tavolette non sono tutte uguali, perciò essere preparati quando ve ne troverete davanti diversi tipi, vi aiuterà a capire qual è il modello migliore per voi.
Lo schermo o area attiva
L’area attiva è quel riquadro nel quale si disegna utilizzando la penna, ma nei modelli più moderni è possibile anche l’uso delle dita, anche multi touch.
Questa è la parte più importante alla quale prestare maggiore attenzione, soprattutto per chi vuole realizzare lavori professionali. Quello che dovete guardare è la sensibilità e il livello di pressione. Con una maggiore sensibilità si avrà un tratto simile a quello di una vera matita, penna o altri strumenti selezionabili e quindi un risultato di qualità migliore.
Ovviamente è la parte più sensibile, quindi basta poco per danneggiarla, ecco perché tra le caratteristiche, ricordate di avere un occhio di riguardo anche per la robustezza.
Tra le specifiche tecniche dell’area attiva dovete sempre controllare:
La risoluzione
Questo valore viene misurato in LPS (linee per pollice) ed è simile al sistema utilizzato per la retinatura delle stampanti.
Questi punti sono disposti su linee che in base alla loro distanza l’una dall’altra, determinano la risoluzione. Va da sè che più vicine sono tra loro, più linee sono presenti sulla superficie, più alta è la risoluzione della tavoletta e quindi la precisione è migliore. Un esempio di risoluzione molto buona è di 5080 lpi.
La velocità di lettura
La troverete sotto l’acronimo RPS o PPS (Report Per Second o Points Per Seconds).
Non è altro che la velocità con cui il passaggio della penna viene registrato e trasmesso al computer. Più alto è questo valore e più rapida è la risposta al vostro input. Un valore basso determina un effetto trascinamento, poiché il tratto sullo schermo si muove più lentamente rispetto a quello tracciato sulla tavoletta.
I livelli di pressione
Un aspetto molto importante è la sensibilità alla pressione che determina lo spessore del tratto sullo schermo. Come con un pennarello vero, se premete con maggiore pressione avete come risultato un punto più grosso rispetto a uno tracciato con una lieve. Per chi vuole creare sfumature o curare i dettagli di una scultura in 3D, questo valore è fondamentale e chiaramente deve essere tra i più alti. Il valore base è di 256 PL (Pressure Levels) e può arrivare fino a 3000.
Un valore nella media che permette già risultati buoni è il 1024, anche perché è un livello riconosciuto da tutti i programmi di grafica. Livelli più alti richiedono programmi specifici o addirittura professionali.
Livelli d’inclinazione
Alcuni modelli non riconoscono solo la pressione, ma anche l’inclinazione della penna. Chi è pratico sa qual è la differenza di un tratto di una matita dritta, da uno di una matita inclinata, quindi se volete ricreare gli stessi effetti che riuscite a dare su carta, questo valore aggiunto garantisce risultati migliori.
La penna
Pennino, stylus o penna, chiamatelo come volete, in ogni caso si indica lo strumento col quale materialmente si traccia la linea da disegnare.
Possono essere semplici con solo la punta, con alcuni tasti funzione sul corpo e funzionare a batteria o senza. Quelle a batteria sono più spesse e pesanti, mentre quelle senza, vengono ricaricate dalla tavoletta stessa grazie alla tecnologia EMR, cioè con la risonanza elettromagnetica, così da non dovere utilizzare batterie, senza nemmeno dover ricaricare la penna. Alcuni pennini hanno delle punte intercambiabili di diversi diametri e forme, per lavorare direttamente con lo strumento desiderato, senza doverlo selezionare dal programma.
La zona intorno all’area di disegno è circondata da un bordo largo che serve da poggia mani, ma anche a ospitare pulsanti e tasti funzione per velocizzare la selezioni dei comandi che vengono utilizzati più spesso. Questi tasti possono essere anche personalizzati.
Conclusione
Ora siete liberi di girare per i vari negozi senza sosta, valutando il prodotto che più si avvicina alle vostre esigenze, ma ricordate sempre di fare la vostra scelta anche in base a:
- Il budget.
- Le dimensioni della tavola.
- La qualità dell’area attiva.
- Il tipo di pennino in dotazione.
- La qualità generale del prodotto (come detto prima la robustezza e la qualità dei materiali).
Photo by Domenico Loia on Unsplash