Plog

Francesco Van Straten. Una fotografia esiste solo quando diventa tangibile

Intervista a Francesco Van Straten che parla del processo creativo della postproduzione e di come significhi quasi trasformarsi in illustratore.

Francesco Van Straten, nato e cresciuto a Firenze, a 20 anni, preso da una sana voglia di avventura ma soprattutto dalla mancanza di voglia di studiare e dal desiderio di lasciare i pesanti legami familiari si trasferisce a Milano per seguire una vecchia passione, la fotografia. Finita la scuola, sempre alla ricerca del non conosciuto va a New York per 3 anni dove lavora come assistente e inizia a collaborare con alcune riviste. Dopo il famoso 11 settembre 2001 torna nella ridente Milano dove dal 2002 lavora per l’editoria e per la pubblicità per clienti come Vogue Italia, Vogue Accessory, Elle, Amica, L’Officiel, Bulgari, Valentino, Diesel, Sky, Vodafone, BMW, Tim, Coca-Cola, Safilo etc.

Contemporaneamente ha coltivato anche il suo lato artistico creando una fanzine che è stata esposta al Palais de Tokyo a Parigi e continua ad amare la fotografia e la vita più in generale.

Una domanda che facciamo a tutti: descrivi in 3 parole/concetti che cos’è per te la creatività

Per me la creatività è quello stato in cui il tempo si ferma e la mente si perde in un mondo di infinite possibilità.

Come riesci a trovare un equilibrio tra la tua creatività e la committenza di un cliente?

Penso che riuscire a trovare un equilibrio tra la creatività e la committenza di un cliente sia sempre più difficile in quanto il committente tende ad affidarsi sempre meno ai fotografi e al loro know how.

Oggi la fotografia è soprattutto in digitale, ma il supporto cartaceo per la stampa e la sua qualità è ancora importante secondo te? 

Per me il supporto cartaceo e la qualità sono sempre importanti, una fotografia secondo me esiste solo quando diviene tangibile.

In che modo lavori con la post produzione e secondo te c’è creatività anche nella post produzione?

La post produzione è in molti casi un processo creativo, infatti è sempre più comune che il ritoccatore in realtà diventi un illustratore digitale che, componendo diverse immagini, crea un’opera totalmente nuova.

Quanto sono importanti i social network per promuovere il tuo lavoro?

I social network possono diventare un canale per far conoscere il tuo lavoro a un pubblico molto più vasto.