Il logo è sicuramente l’elemento più importante di tutto il graphic design; rappresenta l’identità di un marchio, ne esalta la natura e permette di differenziare l’azienda da altri active competitor. Il termine logo è l’abbreviazione di logotipo, ossia la rappresentazione grafica di un brand. É quindi, quell’elemento grafico attorno a cui si sviluppa tutto il meccanismo pubblicitario: dalla creazione del branding aziendale alla creazione grafica di depliant, stampa di volantini, ecc. Lo scopo di un logo è quindi, quello di comunicare senza mezzi termini, o per meglio dire “senza termini”, il proprio messaggio, capillare la sua presenza in rete e su tutto il mercato globale. É il marchio distintivo di un’azienda e deve pertanto, fornire un feed-back ad ogni potenziale cliente; trasferire competenza, efficienza e la qualità del brand in oggetto.
La storia del logo è in realtà molto antica. I popoli della Mesopotamia e gli antichi egizi, erano soliti contrassegnare con un logo i mattoni destinati alle grandi opere. Allo stesso modo, gli antichi romani vi apponevano sia il marchio del luogo d’origine sia la sua destinazione, e perfino, quello del fabbricante. La sua importanza nel medioevo è passata in secondo piano, per poi, riscattarsi, sul finire del ‘700 ed ancor di più, nel XX secolo con la creazioni di importanti marchi o brand aziendali.
La necessità quindi, di marchiare un oggetto e conferirne identità ha sempre avuto notevole importanza.
Ma per essere competitivo, cosa deve avere un logo? Quali sono le regole necessarie per la creazione di un logo perfetto?
La risposta è che, purtroppo, non ci sono! Non esiste alcuna regola universale che aiuti a creare un logo perfetto ed imbattibile sotto tutti i punti di vista.
Il logo infatti, è la rappresentazione grafica di un lungo processo creativo e tutto dipende, quindi, dalla bravura e dalla creatività del logo-designer.
Il design è un’arte non una scienza esatta! Tuttavia, durante il lungo processo creativo, vi sono una serie di regole generali che è bene tenere a mente e, dalle quali, non si può assolutamente trascendere.
Regola numero uno: un logo perfetto deve essere versatile
In passato un logo o marchio veniva semplicemente stampato. Oggi, un logo moderno, deve tenere conto di tanti fattori, in primis:
- Lo stile, semplice ed immediato;
- il colore, in linea con l’identità dell’azienda.
Oggi, un logotipo viene usato su diversi supporti, non solo cartacei: su un sito web, in alta risoluzione, su uno striscione o ancora su materiali edili e su tessuto. I supporti oggi, sono notevolmente cambiati. Pertanto, un logo deve essere semplice da realizzare e soprattutto, versatile, in grado quindi, di essere utilizzato su diversi supporti.
Regola numero due: un logo perfetto deve essere facile da memorizzare
Quando si è alle prese con la creazione di un logo, bisogna sempre tenere in conto il valore mnemonico dei potenziali clienti.
Un logo deve essere facile da ricordare ed essere in grado, nello stesso tempo, di distinguersi dai competitor. Due sono i fattori che bisogna tenere in conto: il colore e la forma del logo.
Il colore del logo è importantissimo, deve subito richiamare il brand in oggetto. Il colore “azzurro”ad esempio, rimanda al cielo o al mare, così come il colore rosso all’amore o a situazioni proibite. Il colore del logo o la combinazione dei colori, deve quindi, adattarsi al contesto, solo in questo modo si può ottenere un logo funzionale e di impatto. Anche la forma è un elemento importantissimo, e allo stesso modo, deve essere semplice e facile da ricordare. Una forma astrusa o complicata rende difficile la lettura del messaggio che si nasconde dietro il logo.
Regola numero tre: why, who, what sono le domande a cui rispondere per realizzare un logo perfetto
Un logo designer é in primis un comunicatore; deve quindi, essere in grado di trasferire e far comprendere il suo messaggio. Quando si è alle prese con un logo da creare, è necessario, saper rispondere a queste tre domande:
- Perché il cliente ha bisogno di un logo?
- Chi è il target a cui bisogna rivolgersi?
- Che cosa vuol trasmettere il logo?
Avere la risposta a queste tre domande significa tenere bene in mente, quale sia l’imprinting e la struttura del progetto da realizzare.
Regola numero quattro: il logo perfetto deve sedurre ed impressionare
Versatile, semplice, facile da ricordare e soprattutto seducente. Un logo perfetto deve essere in grado di attrarre il proprio target di riferimento, deve distinguersi ed affascinare.
Avere un logo originale e suggestivo, conferirgli una forte identità, è indispensabile, per conquistare la fiducia del cliente ed ottenerne di nuovi.