Quali sono i formati di carta più comuni?
In quanti si saranno chiesti “Chissà perché si chiama A4?”. Viene facile in questa sede pensare al “foglio”, siamo pure in un blog di esperti del settore!
In verità nella quotidianità spesso usiamo le terminologie specifiche senza avere piena consapevolezza del loro contenuto in modo appropriato.
Ebbene, in queste righe proviamo a toglierci qualche dubbio parlando innanzitutto di “numeri”.
I formati di carta più utilizzati
Partiamo da zero, che non è una frase fatta perchè nel caso specifico è proprio il numero da cui si originano i formati di carta più utilizzati.
C’è un unico grande foglio, il formato base – appunto l’A0 – , le cui dimensioni, 841 x 1189 mm, lo rendono adatto alla stampa di manifesti per affissioni ecc. Suddividendolo, poi, secondo una precisa sequenza in modo da far rimanere inalterate le sue proporzioni, si ottiene la scala degli altri formati: da A1 a A10.
L’A1(594 x 841 mm) e l’A2 (420 x 594 mm), grandi ancora per misure, vengono impiegati prevalentemente per la stampa di materiale pubblicitario, fotografico o nel disegno.
Più conosciuti e diffusi sono l’A3 (297 x 420 mm), l’A4 (210 x 297 mm) e l’A5 (148 x 210 mm), tante applicazioni in diversi settori perché questi tre formati si adattano a varie esigenze, sono maneggevoli e di evidente praticità. A titolo di esempio, il primo è consigliato per i progetti grafici, il secondo è il formato “per antonomasia”…lo si usa praticamente ovunque a partire dalle fotocopie e il terzo trova nell’editoria una delle sue collocazioni più congeniali.
Le cartoline, format per i saluti a distanza, sono stampate come A6 (105 x 148 mm).
A7 (74 x 105 mm) e A8 (52 x 74 mm) i “piccoli” di casa, sono l’ideale per biglietti di auguri o da visita.
Standard internazionali di codificazione dei formati
E torniamo alla domanda in apertura di questo breve approfondimento rispondendo ancora una volta con un numero: ISO 216.
Alla base della classificazione precedente esiste una precisa normativa che stabilisce, a livello europeo, quali caratteristiche debbano avere i formati di carta, nel dettaglio introduce uno standard internazionale di codificazione del quale fanno parte le tipologie sopra descritte, e che ne costituiscono l’aspetto più noto, ma anche sottogruppi come il B il C destinati a catalogare giornali e buste.
Cosa resta da dire? Rivolgetevi a Printered per un consiglio sul formato di carta più adatto ai vostri scopi, troverete chi saprà venirvi incontro con competenza, un metodo di lavoro affidabile e senza dare numeri a caso!